gustiberici meglio

 8a edizione 

"terre vicine:
coltiviamo la prossimità"
 
da sabato 6 e lunedì 8 Settembre 2014 - LUMIGNANO, Longare [VI]
www.gustiberici.org
 confrontiamoci
 
È POSSIBILE UN PROGETTO DAL BASSO DI TRANSIZIONE ECOLOGICA E SOCIALE DELL'ECONOMIA?
 
Con Domenico FINIGUERRA, Manuel CASTELLETTI, Michele DOTTI e Paolo CACCIARI.
Facilita la discussione Roberta RADICH. 
Sabato 6  Settembre 2014 dalle ore 15:00

Da tempo la società civile si interroga sulla possibilità di coltivare una nuova economia, solidale e responsabile, basata su rapporti più veri ed equi tra le persone, i gruppi sociali, l’ambiente.  Un’economia di prossimità che metta in valore i nostri territori e le nostre città intorno a criteri etici e includenti non più fondando “crescita” e “benessere”, come finora troppo spesso è successo, su disvalori, disequità sociali e impatti ambientali.
 
Attorno all’ottica di prossimità (filiera corta) sono nate e si sono consolidate nel tempo, in molte parti d’Italia, le esperienze dei GAS e, successivamente, delle Reti e dei Distretti di Economia Solidale; realtà, in buona parte, codificate attraverso Carte dei Valori e indagate anche sotto il profilo statistico.
Accanto a queste si sono formate e sviluppate altre e diverse forme di produzione, consumo e scambio, più o meno organizzate o spontanee, più o meno aggregate, non sempre note ed esplorate a sufficienza. 
 
Anche nel nostro territorio stanno fiorendo molte esperienze che cercano di sperimentare una nuova economia. Tuttavia, il quadro non è ancora chiaro, anche i molti fattori di eterogeneità, e il “capitale delle relazioni” non sempre frutta come dovrebbe.
 
Il mondo istituzionale è in genere poco attento e poco preparato sulla questione e, in certi casi, persino impermeabile al fiorire di queste nuove esperienze, tanto da non riuscire a comprenderne né i contenuti ideali né, spesso, le aspettative e le proposte più concrete.
Talvolta persino negli ambiti più attenti ed “evoluti” dell’associazionismo e dei consumatori organizzati vi sono difficoltà di comprensione e orientamento.  La comunicazione e il collegamento tra singole realtà non sono un fatto acquisito e le forme di coordinamento sono spesso difficili da attuare.
 
Insomma, le iniziative, i tentativi (anche coraggiosi), le intraprese non mancano ma si sente però l’esigenza di capire e approfondire meglio, e i punti da chiarire sono ancora parecchi:
 
• Le varie possibili esperienze di economia “alternativa” sono tutte – almeno  potenzialmente – in grado di cambiare davvero l’assetto economico generale?

• con quali meccanismi si possono realmente coordinare le varie forme con cui l’economia solidale si esprime, secondo modalità includenti, facendo “davvero rete” senza escludere a priori alcuna impostazione?

• quali possano essere i soggetti più adatti per un’azione di coordinamento e come possano ricevere un “mandato riconosciuto” in tal senso (o se, viceversa, sia più congruo agire come una “costellazione” di iniziative)?

• Come prendere atto con serenità dei limiti del volontariato, sul quale troppo spesso è basata la sopravvivenza di molte iniziative, così da porle al di fuori di un riferimento economico reale?

• che ruolo possono / devono avere le pubbliche istituzioni, soprattutto locali?

• come si possono riferire le nuove pratiche economiche ad un territorio preciso, sufficientemente omogeneo per risorse, patrimonio geo-storico e assetto socio-economico? e quali sono le dimensioni “giuste” per questi ambiti territoriali?

• ecc.

A seguito del percorso sperimentato in questi anni e condiviso con la scena vicentina, Gusti Berici lancia una discussione a più voci, tra esperienze e visioni economiche e sociali diverse, per capire come i nostri comprensori territoriali possano concretizzare il sogno di un’economia più giusta.
 
Roberta Radich, presidente di Capta ed esperta di dinamiche di gruppo, faciliterà la discussione e lo scambio partecipato di idee tra gli intervenuti e i nostri preziosissimi ospiti.
 
La proposta che vi facciamo, oltre ovviamente a quella di partecipare al workshop, è di preparare una domanda, un quesito o una questione di carattere politico, economico o tecnico da sottoporre ai nostri interlocutori.
Potremo così approfittare, tutti insieme, della loro esperienza sulla scala nazionale e della loro pratica concreta di amministratori, studiosi, osservatori socio-politici per cercare di individuare delle linee, delle visioni efficaci per un’economia alternativa del vicentino.
 
Tra le tante domande e i tanti possibili sviluppi, cercheremo insieme di “ritagliare” un estratto ragionato, un documento di base, una griglia pratica per orientarci verso la creazione di reti, distretti o altre originali forme economiche adatte ad esprimere le potenzialità delle nostre “terre vicine”.
 
Profilo dei relatori:
 
Domenico FINIGUERRA. Nasce a Milano il 3 settembre 1971. Sposato con Monica dal 2004, è padre di Eugenio, nato nel 2006. Dal 2002 al 2012 è sindaco di Cassinetta di Lugagnano, comune che nel 2008 è entrato a far parte dell’Associazione Comuni Virtuosi, risultando vincitore del premio nazionale Comuni Virtuosi nella categoria “gestione del territorio”. Nel 2009 il Comune di Cassinetta ha aderito alla Rete Comuni Solidali ed è membro dell’Associazione Internazionale Mayor for Peace. Oggi è consigliere comunale ad Abbiategrasso alla guida di una lista civica. Per il suo impegno politico, civile e amministrativo Domenico Finiguerra ha conseguito i seguenti riconoscimenti:

• nel 2009, Premio Bruno Carli del Valsusa Filmfest, dedicato a giovani esponenti di piccole realtà impegnate sul territorio in difesa dei diritti e dell’ambiente, in quella che a buon titolo può essere definita Nuova Resistenza;

• nel 2010, Premio Campione per l’Ambiente della Provincia di Milano e dei City Angels;

• nel 2011, Premio Nazionale Personaggio Ambiente.

E’ promotore insieme a molti altri della campagna e del movimento nazionale “Stop al Consumo di Territorio” che il 24 gennaio 2009 ha preso avvio da Cassinetta di Lugagnano e del “Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio Difendiamo i Territori” fondato sempre a Cassinetta di Lugagnano il 29 ottobre 2011. È autore insieme a Chiara Sasso del libro: Il Suolo è dei nostri figli, ed Instar Libri. È autore insieme a Luca Bassanese e a Stefano Florio dello spettacolo: Un nuovo mondo è possibile.

 
Manuel CASTELLETTI. E' nato a Mantova nel 1986. Nel 2009 è stato selezionato tra i 50 migliori neolaureati d’Italia da Alma Graduate School. Ha terminato la carriera accademica nel 2010 con una laurea a pieni voti in Economia e Management. Ha svolto differenti esperienze lavorative: Banca Monte dei Paschi (ricerca economico-finanziaria), Ambasciata d’Italia a Buenos Aires (questioni diplomatiche e ricerca economica), Freeandpartners (consulenza finanziaria), Nestle (marketing) e il quotidiano di consulenza finanziaria Ifanews (marketing e redazione di articoli). I suoi interessi spaziano dall’economia alla finanza, passando per le tematiche ambientali e la teoria della decrescita.
 
Michele DOTTI. "Da molti anni svolgo un'intensa attività educativa nelle scuole attraverso laboratori sull'educazione alla mondialità, all'intercultura, ai diritti umani, alla solidarietà. Incontro ogni anno migliaia di alunni e centinaia di insegnanti nei corsi di formazione che tengo in tutta Italia. E amo moltissimo questo lavoro! Mi impegno come volontario da oltre 18 anni nell'Associazione Mani Tese e ho una lunga esperienza di cooperazione internazionale in vari stati dell'Africa occidentale. Ho promosso campagne di sensibilizzazione sul commercio equo e solidale e da anni organizzo esperienze di turismo responsabile in Burkina Faso con l'Associazione T-ERRE. Ho sempre cercato di portare avanti in parallelo all'attività di solidarietà concreta sul terreno in Africa, un approfondimento culturale in Italia, lavorando in particolare sugli stereotipi e proponendo sempre una visione propositiva rispetto ai problemi. Ho scritto alcuni saggi sulle tematiche della mondialità, dell'intercultura, dell'impegno civile, fra i quali -per la EMI - La tela del ragno, Non è vero che tutto va peggio (con Jacopo Fo) e L’anticasta (con Marco Boschini). Da qualche anno sono attivo anche nel campo della produzione video. Sono sposato, ho due figli e mi definirei un "sognatore instancabile"
 
Paolo CACCIARI. Nato a Venezia il 10 giugno 1949, è un politico italiano. Laureato in architettura, nel 1967 si iscrisse al Partito Comunista Italiano e ha collaborato con numerose testate tra cui il Manifesto e l'Unità. È fratello di Massimo Cacciari (ex-Sindaco di Venezia). Dal 1976 al 1985 è stato per il PCI: consigliere comunale, assessore e vicesindaco (dal 1982 al 1985) del Comune di Venezia. Inoltre è stato assessore all'Ambiente e al Centro pace del Comune di Venezia dal 2001 al 2005 dando vita al progetto "Cambieresti?". Ha lavorato all'ufficio stampa della CGIL del Veneto dal 1987 al 1990. Successivamente ha aderito a Rifondazione Comunista ed alle elezioni regionali del 1995 è stato candidato alla presidenza del Veneto, ottenendo il 6,9% dei consensi. Consigliere regionale dal 1990 al 2000. Eletto in Consiglio Comunale di Venezia (dal 2001 al 2005), ne diviene assessore all'ambiente e alle politiche giovanili. Nelle elezioni politiche del 2006 è stato candidato come deputato tra le file del PRC nella circoscrizione Veneto 2: non eletto direttamente, approdò alla Camera per la rinuncia di Fausto Bertinotti. Nel luglio del 2006, piuttosto che votare la proroga delle missioni militari italiane all'estero, si dimise da deputato. La Camera dei deputati, su richiesta dei gruppi parlamentari de L'Unione, respinse le dimissioni.
 
Roberta RADICH. Psicologa, psicoterapeuta e sociologa, promuove il benessere delle persone, delle famiglie, dei gruppi e delle organizzazioni.
 Svolge la libera professione ed è presidente della Fondazione Capta onlus di Vicenza che gestisce un centro diurno, un servizio psicologico per le famiglie e promuove la convivenza sociale attuando vari progetti in collaborazione con comuni e istituzioni. Promuove progetti nelle scuole del padovano e del vicentino, conduce gruppi formativi, educativi, riabilitativi e di sostegno, nonché progetti sul territorio diretti a favorire l’intercultura,  i gruppi di auto mutuo aiuto.
Svolge attività di formazione e supervisione per gruppi, associazioni, istituzioni e sviluppa ricerche di psicologia in collaborazione con il Centro Padovano di Terapia Familiare. Si occupa di progettazione nel sociale con un’attenzione particolare alla ricerca-intervento e alla progettazione partecipata. Promuove la cittadinanza attiva, la partecipazione sociale e politica con una visione eco-sistemica in ambito sociale e ambientale.